DOCTOR WHO - FRACTURED TIMELINE

La fan serie su Doctor Who realizzata dalla DW2012 Dynamic Works ha il pregio di espandere le vicende proponendo diversi Dottori, proprio come avviene nelle serie ufficiali. Il personaggio, vera icona della televisione britannica dal 1963, ha la caratteristica di essere un alieno che viaggia su una macchina del tempo che può spostarsi anche nello spazio, il Tardis. Quando viene ferito gravemente e muore, si rigenera, ovvero cambia l’aspetto esteriore, alcuni tratti del carattere e mantiene però intatti tutti i ricordi.
La grande varietà di ambientazioni e la possibilità di cambiare l’attore che interpreta il ruolo principale ha garantito tanta longevità. Le produzioni delle DW2012 Dynamic Works \True Idea prevedono sostituzioni analoghe. In un episodio della loro ‘era Luke Newman’, Ethernal Darkness, compaiono quelli che saranno i Dottori del futuro: un ragazzo di colore con una bella criniera e gli occhiali che è il successore di Newman e di cui si ha una prima stagione ancora in corso, una ragazza sbarazzina con la bombetta, e un irlandese taglia extralarge dal sorriso contagioso.
La fan serie Fractured Timeline riguarda proprio questa versione, interpretata da Daniel Patton con la collaborazione di buona parte del comparto tecnico delle altre serie.
E’ un Dottore che parla con forte accento irlandese, diretto nei modi, a volte comico ma sempre molto coraggioso e animato d un senso della giustizia temperato dalla compassione più sincera. Viene presentato allo spettatore  in un prequel che mostra le sue difficoltà a rigenerarsi, tanto che dovrà soffrire per tremila anni se non riesce a modificare gli eventi. La situazione è disperata e non riesce a ricordare quale fosse la sua precedente incarnazione, avverte dolore e se non modificherà la storia dovrà attendere secoli e secoli convivendo con la sofferenza.
E’ una scelta narrativa coraggiosa per svariati  motivi. Si tratta di un momento di forte fisicità e di grande impatto emotivo: ci fa capire quanto l’eroe sia una creatura tormentata invece di essere un super eroe di stampo classico. In queste situazioni purtroppo ci sono stereotipi radicati, al cinema un aspetto curvy suggerisce che il personaggio apprezzi più del dovuto i piaceri della vita e reagisca al dolore con umanissimi grugniti e imprecazioni, senza una disperazione anche interore. Difficilmente è l’eroe protagonista, mentre una persona esile dovrebbe invece comportarsi come una fragile donzella in pericolo in un romanzetto rosa, solleticando il senso materno del pubblico femminile e aumentando l’audience. Se c’è qualcosa in cui la serie Doctor Who eccelle da sempre è il riuscire a smontare gli stereotipi, destrutturarli e riproporli in un’ottica di disincantata inclusività. Anche questa fan serie mantiene questa caratteristica, il Dottore Irlandese ha un grande carisma, e può anche avere momenti whump e romantici. Ha un grande senso della giustizia, è coraggioso ma anche manipolativo. I suoi viaggi sono finalizzati al mutare qualche particolare della storia in modo da abbreviare il tempo che lo separa dalla rigenerazione futura: la sua attuale  è andata male e ne prova un continuo dolore. Nel frattempo raddrizza anche qualche torto, ma sceglie dove e quando intervenire in bas alle sue possibilità di abbreviare il personale supplizio. Al pari delle incarnazioni precedenti, male sopporta la solitudine. L’aspetto da orsacchiotto non gli impedisce di essere piacente, tanto da baciare con passione la companion alla fine del secondo episodio, ben prima dei ‘colleghi’ magrolini. C’è  un bel contrasto tra l’aspetto rubicondo e gioviale e la sofferenza che cela, tra a missione di salvare le persone indifese e lo scopo che nasconde alla sua companion.
Nelle rigenerazioni viste fino ad ora i Dottori indossano gli abiti dei loro predecessori, e conoscendo le tre versioni mostrate i risultati potevano essere tragicomici. La trovata di mostrarlo già cambiato risolve con garbo il problema. C’è poi da dire che se si ignora il predecessore, si lascia aperta la possibilità che tra il Dottore di Martin e questo Irlandese ci siano stati altri personaggi non ancora raccontati.
La companion (‘Aine Coyle) è una donna risoluta e allo stesso tempo fragile, oppressa dal ricordo della morte del fratello ucciso dai Dalek e professionalmente in crisi: è stata appena licenziata dal giornale dove lavorava come giornalista. Il suo rapporto col Dottore è necessariamente ambiguo, sebbene si capisca quanto ne sia attratta.
Come per gli episodi di Luke Newman, che in questa era è il produttore e si occupa degli effetti speciali, la povertà dei set a volte si nota, per esempio la Londra Vittoriana ha alcune auto sullo sfondo. Sono particolari che saltano all’occhio, e che sono la conseguenza del fatto che si tratta di una fan serie priva di fini di lucro, realizzata da fan appassionati di cinema, con budget proletario.
Considerata l’essenzialità dei mezzi, gli effetti speciali si difendono, con qualche sbavatura dovuta anche essa ai limiti dei programmi usati.
La recitazione, soprattutto quella di Daniel Patton, che è anche regista e talvolta sceneggiatore, è invece di buon livello. La voce calda e baritonale è tanto apprezzabile da averlo reso protagonista di una serie di audio drammi, sempre relativi al ‘suo’ Dottore Irlandese.
Prequel: At Death's Door è appunto il prequel in cui si narra  della rigenerazione traumatica, indispensabile per capire come mai stavolta il Dottore voglia cambiare piccoli elementi del futuro.
The Spark introduce il Dottore e la sua companion, Maggie, una giornalista licenziata perché ha scritto un articolo su una misteriosa cabina telefonica che girava senza controllo nei cieli della città. Insieme fanno luce sul mistero di un uomo fatto d’elettricità.
Born in Darkness vede i viaggi dei due, che finiscono in un pianeta dove c’è un’astronave schiantata al suolo con un solo superstite, che custodisce un cupo segreto.
L’ultimo episodio della prima stagione è The Candidate. Il titolo si riferisce alla Rani, storico avversario che si è rigenerato e si è candidata come sindaco ipnotizzando la gente pur di avere il consenso popolare.
La seconda stagione si apre con Dimension of the Daleks, un viaggio verso una dimensione parallela dove i Dalek hanno conquistato il mondo e il fratello di Maggie è ancora vivo e difende la Terra mentre Maggie e il Dottore sono morti.
Nel dittico The Marinus Paradox\ ? un assassino capace di viaggiare nel tempo uccide le sue vittime scegliendole in un preciso albero genealogico per recuperare cinque chiavi.
La serie non ha ancora una conclusione e questo ultimo episodio lascia un grosso cliffhanger. Si spera che il vuoto venga colmato, la produzione è ancora in via di realizzazione.

GUARDALO  QUI  

Prequel: At Death's Door https://youtu.be/obG_P1MSdeo?list=PL5nL8O0HvVdswtBuh8PuN56EYzcOyRccT

The Spark - https://youtu.be/WRQ0gtQP0c0?list=PL5nL8O0HvVdswtBuh8PuN56EYzcOyRccT

Born in Darkness https://youtu.be/4tbCJfAYLjY?list=PL5nL8O0HvVdswtBuh8PuN56EYzcOyRccT

The Candidate  https://youtu.be/H0apYDIdssA?list=PL5nL8O0HvVdswtBuh8PuN56EYzcOyRccT

Dimension of the Daleks   https://youtu.be/M9Q_QzXxLHA

The Marinus Paradox     https://youtu.be/MQPTL-o8_0E

Cuccussette vi ringrazia della lettura.

Questa recensione è adottabile, contattami!

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