FIREFOX - VOLPE DI FUOCO

Oggi quando nominiamo Firefox intendiamo il nome di un noto browser per computer; nei primi anni Ottanta invece i ragazzi pensavano ad un videogioco di battaglie aeree. Nelle sale giochi comparve un cabinato dal design particolare, con il joystick sostituito da una specie di volante che doveva ricordare la cloche di un aeroplano. Ne usciva una musica coinvolgente molto diversa dai consueti motivetti allegri che accompagnavano le abbuffate di palline di Pac Man o le avventure di Donkey Kong.  Come Dragon’s Lair (1983) era un videogioco basato sull’uso del laser disc, e garantiva una grafica altrimenti inarrivabile. Sulla fiancata del cabinato c’era la scritta Firefox e immagini del film a cui il gioco era ispirato: il film del 1982 Firefox – volpe di fuoco.
La pellicola Firefox – Volpe di fuoco diretta ed interpretata dal talentuoso Clint Eastwood prende spunto dal fanta thriller spionistico omonimo di Craig Thomas. La vicenda  narrata si basa sull’esistenza di un prototipo di aereo dalle prestazioni eccezionali, capace di volare a velocità estreme, essere invisibile ai radar e venir controllato col pensiero impartendogli ordini in russo, in quanto è stato creato dai sovietici. L’ex pilota Mitchell Gant, un veterano della guerra del Vietnam. è incaricato di rubare il prototipo e portarlo in America.
La pellicola è fortemente divisa in due parti, la prima è spionistica e la seconda è a base di duelli mozzafiato nei cieli. La cesura è molto forte, anche per i cambi stilistici del modo di raccontare. Il Maggiore Grant, pilota americano e madrelingua russo, viene inviato sotto mentite spoglie in Russia, dove deve cercare i contatti che lo condurranno all’hangar. Le sue peripezie vengono narrate con sonnacchioso garbo da b-movie spionistico. Grant cambia più volte identità, rischia di venir scoperto, sacrifica alla bandiera americana gli avversari e anche i suoi stessi alleati. Chi per motivi di discriminazione etnica come lo scienziato ebreo, chi per motivi ideologici, tutti danno la vita per farlo arrivare all’aereo. Il tono è sospeso tra il realismo dell’Agente Palmer, privato però dell’humor british, e le spacconerie di James Bond, private però di ogni elemento glam. Grant sfugge, scazzotta, inabilita gli avversari da solo, in ambienti cupi e squallidi o nelle strade notturne semideserte. Quando poi riesce a sostituirsi al pilota e decolla, la fuga prosegue tra mille difficoltà dovute alla necessità di far rifornimento e di sfuggire ad un caccia gemello prontamente decollato. Gli inseguimenti sono altamente spettacolari, le sequenze aeree sono notevoli sebbene risentano parecchio dell’esempio di Guerre Stellari, e non siano però qualitativamente paragonabili a quelle del capolavoro fantascientifico. Riviste oggi sono meno favolose di un tempo, perché hanno un bel montaggio ma la tecnologia ha fatto passi da gigante.
Ovviamente la fortuna sorride al Maggiore Grant… anche perché è un film americano !
Firefox – Volpe di fuoco è una pellicola del 1982 che sente addosso tutti i suoi anni, nel male e nel bene. Eastwood è un Repubblicano sui generis, conservatore per alcuni aspetti e per altri progressista in quanto non contrario all’aborto e ai matrimoni gay. Soprattutto è un patriota, ha glorificato l’America di Reagan, e il coraggio dei suoi militari. La sua pellicola non può che esaltare il valore yankee contro l’Impero del Male, una Russia ritratta come un Paese in miseria. E’ una terra cupa dove regna le tirannide di persone rammollite ed incapaci, razziste verso le minoranze e destinate a fallire a causa della loro incompetenza e litigiosità, un po’ come i cattivi di Yattaman. Forse poteva essere un ritratto verosimile, poiché gli agi erano per pochissimi eletti ma tutti avevano di che vivere se si accontentavano di soddisfare i bisogni essenziali, e accettavano senza discorsi le scelte dell’unico partito. Che anche gli U.S.A. non se la cavassero tanto bene e avessero i loro problemi del dopo Vietnam e delle tensioni razziali viene ovviamente taciuto. Clint Eastwood, che dirige e interpreta Grant, è un Americano fiero di esportare lo stile di vita americano, e c’è poco da discutere, il pilota non è un volgare ladro ma si trasforma un eroe con la E maiuscola.
Che la guerra produca individui turbati, viene detto, poiché il Maggiore è una di queste persone e soffre di sintomi da stress post traumatico che in qualche occasione sovrapporranno alla realtà i ricordi atroci del Vietnam. Nel coetaneo film Rambo il reduce arriva ad impazzire a causa di quanto ha vissuto; dopo aver dato tutto sé stesso alla Patria torna e nessuno lo accoglie, tutti lo scacciano, nessuno gli offre uno straccio di lavoro, è povero, è fragile nonostante sia una montagna di muscoli.  La violenza scatenata è frutto del disumanizzante addestramento e delle esperienze vissute in guerra. Tolta la patina action, Rambo è un film antimilitarista che condanna la guerra e le sue conseguenze su quanti sopravvivono. Firefox non lo è: i problemi di Grant non gli impediscono di compiere la sua impresa, la sua morale non fa una piega se si tratta di servire la bandiera rubando e uccidendo e sapendo che altri finiranno sacrificati per il suo successo. Gli attacchi di panico e le visioni atroci diventano una caratteristica che serve per dare un minimo di spessore a un personaggio altrimenti perfetto.
Quando uscì il film quel tipo d’antieroi sofferti  stava iniziando a prendere piede nel cinema , arrivava dai libri noir e dai fumetti con i loro supereroi con superpoteri, era abbastanza consueto nella filmografia di Eastwood, e quindi poteva essere se non originale almeno interessante. Considerato il fascino tenebroso di Clint Eastwood e l’assenza di personaggi femminili in cui potersi identificare, era anche un modo per convincere le donne ad entrare nel cinema. 
Il Maggiore Grant ruba la scena a tutti gli altri personaggi, che hanno ruoli pressoché minori, copioni essenziali  e lo scopo di costruire un minimo di storia attorno alle riprese aeree.
C’è qualche buco di trama e ci sono momenti davvero poco credibili, come quando l’elicottero insegue il protagonista e atterra, e i militari hanno davanti un poveretto spaventato. Il buonsenso direbbe che davanti a uno spettacolo simile non lo si manderebbe nemmeno a prendere il latte, e invece gli propongono la missione come se davvero nessun altro fosse capace. Grant un attimo prima è in preda allo shock e l’attimo dopo accetta, altrimenti non si fa il film. Ed è solo una delle scelte narrative accettabili solo in un contesto di pornografia visiva: un film hard ha come scopo far vedere l’atto sessuale creando al massimo una situazione piccante.  Firefox – volpe di fuoco ha una struttura analoga. Invece di accoppiamenti si vedono gli aerei fare le acrobazie.
La granitica recitazione di Clint Eastwood, e tutta la prima parte del film servono solo per creare la situazione e far decollare il velivolo del futuro, quello che doveva essere invisibile ai radar e invece viene captato quasi ovunque. Nonostante le pecche, il film si lascia vedere con piacere, e ha dei buoni momenti che giustificano in pieno la magia sprigionata dal videogioco.

Cuccussette vi ringrazia della lettura.

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