MALEDICTUS
Anni dopo la Battaglia di Hogwarts, il giovane studente Ash Turner è il primo della classe in una Scuola di Magia in America. Popolare per la sua abilità, si esercita con incantesimi che controllano gli elementi e ha poca voglia di sprecare il suo tempo per aiutare Maya, una ragazza goffa che sembra quasi non avere poteri magici. I compagni la bullizzano e lui non interviene. Terminati gli studi Ash diventa un Auror e viene incaricato dal suo superiore Elvira Webb di far luce sulla morte di due Babbani. La causa di morte è sconosciuta però ci sono tracce di magia oscura. Le indagini sono difficili, e l’Auror non è abituato a lavorare in coppia con il collega Cassius. Grazie agli incantesimi il protagonista scopre che l’assassino è entrato dalla finestra, i due sono morti alle 11.30 e c’è un coltello a farfalla impregnato di una magia oscura antichissima, apparentemente identico a quello che possedeva da ragazzo. Consegnata la scatoletta con l’arma a Elvira Webb, gli viene riconsegnata con un incantesimo che la farà brillare se il colpevole è nelle vicinanze. Ash deve arrivare con le sue forze alla verità, per quanto essa sia crudele…
Maledictus è un fan film ambientato nel mondo magico di Harry Potter, sebbene tutti i personaggi siano originali ed anche l’ambientazione abbia qualche differenza con le atmosfere tutte british della saga. Lo stesso titolo Maledictus allude alla terribile Maledizione Imperio, quella che obbliga chi la subisce a fare quanto voluto dal mago che ha lanciato la malia. Non ci sono quindi riferimenti allo status di Maledictus di quegli stregoni che si trasformano in animali e poco a poco perdono la capacità di tornare esseri umani, come Nagini in Animali Fantastici e dove trovarli.
E’ stato realizzato da Mauro Bowlin e Devin Baranski che hanno diretto e sceneggiato una storia interessante e lontana dai soliti stereotipi del mondo magico.
Naturalmente si tratta di un’opera no profit, e l’essenzialità dell’allestimento lo rivela immediatamente. Gran parte della vicenda ha per sfondo un parco pubblico immortalato nei sui scorci più suggestivi con qualche costruzione neorinascimentale e le sue zone verdi; appaiono vie di un paese con casette tipicamente yankee, garage e diner inclusi. Aver sfruttato scenari a portata di mano, ma suggestivi, è sicuramente una bella idea anche se poi si intravedono dettagli del nostro mondo proprio quando Elvira raccomanda ad Ash di non fare incantesimi sotto gli sguardi dei Babbani e lo punisce per questa ragione. Una persona porta a spasso il cane nel verde prato… della scuola di magia, sulla spiaggia mentre Ash e Elvira parlano in lontananza si intravede un bagnante che sguazza beato e gente sul moletto che prende il sole. Più tardi vediamo le automobili intente a viaggiare mentre accadono fatti decisamente straordinari. Sono pecche probabilmente inevitabili a meno di non avere tecnologie come il greenscreen o programmi di postproduzione complessi; forse sarebbero state minimizzate da dialoghi che facessero notare qualche magia per occultare le propria presenza ai Babbani, ma la sceneggiatura è andata al sodo, preferendo concentrarsi sul percorso di Ash.
Gli effetti speciali si limitano ai lampi colorati degli incantesimi, alle sparizioni per spostarsi da un posto al’altro e a qualche altra trovata indispensabile allo svolgersi dei fatti. Considerando la natura amatoriale del fan film, sono realizzati in modo convincente e le sequenze dove la bacchetta magica è protagonista sono montate con un buon ritmo.
Anche i costumi sono normalissimi abiti così come possiamo averli nell’armadio, privi dello stile eccentrico dei film o di altro sforzo inventivo che riconduca l’immaginazione a un mondo magico, parallelo al nostro.
La colonna sonora è tratta da composizioni scovate sul web, anche se si tratta di composizioni non così famose da trasmettere un senso di ovvietà come accade in certi fantasy dove la battaglia è annunciata dall’immancabile Carmina Burana.
La semplicità si limita comunque agli aspetti formali, all’allestimento, a un montaggio che poteva tagliare qualche sequenza un po’ troppo diluita. La sceneggiatura orchestra con efficacia i vari salti temporali, necessari per spiegare la dinamica del delitto attraverso vari flasback che portano il protagonista e con lui gli spettatori alla scoperta della verità.
I personaggi funzionano in quanto sono interpretati con convinzione e la storia che sostiene il film non è affatto scontata e banale.
E’ molto difficile stabilire chi sia buono e chi cattivo, e il protagonista ( che è interpretato dallo stesso regista) non è il solito giovane eroico, prescelto e destinato a salvare il mondo. Anzi, Ash è volutamente antipatico, pur essendo il personaggio principale, e vorrebbe far del bene agli altri per diventare famoso. Da studente è un giovane brillante e determinato, spronato dalla famiglia a allenarsi con la magia e poco abituato a rapportarsi con gli altri in modo paritario. Probabilmente attrae per la sua bravura indiscussa, perché pur non essendo bello in senso classico ha un misto di fragilità e decisione che piace alle ragazze, perché i genitori hanno studiato a Hogwarts e quindi non è un odiato Sanguemarcio, un mago nato da persone prive di poteri arcani. E’ popolare nonostante aiuti poco volentieri chi è in grosse difficoltà, o lo faccia unicamente per proprio tornaconto. Forse è una caratteristica della sua Casa, ammesso che anche nella scuola americana usino dividere i ragazzi in Case basate su attitudini caratteriali. I compagni di Ash sono dei bulli e non esitano a prendere in giro la poco capace Maya, oltretutto goffa e grassa e occhialuta. Ash è meno violento dei suoi compagni, probabilmente perché è più intelligente e dotato di loro e li giudica come ragazzi qualsiasi, mediocri incapaci di raggiungere le sue vette e quindi destinati a bisbocciare invece che studiare, a deridere i deboli anziché ignorarli e lasciarli al loro destino. Nemmeno l’esperienza, la maturazione che viene con gli anni tocca Ash e quando deve indagare insieme al più umile ma coraggioso Cassius, fatica e fallisce, con conseguenze drammatiche.
Le ingenuità sono insomma più di forma che di sostanza; non mancano i colpi di scena e una buona introspezione del protagonista.
Il destino di Maya, quello di Ash e dei suoi compagni di corso fanno riflettere sulle conseguenze dell’individualismo e del bullismo. Anche il personaggio della vittima è verosimile: lasciata la scuola per la propria inettitudine, viene mandata in un istituto per Maghinò ovvero per figli di stregoni privi di poteri. Non è però del tutto inetta alla magia, è solo molto lenta ad imparare, brutta e insicura in un mondo costruito a misura di menti brillanti che deridono quanti sono meno dotati. Quindi cova la sua vendetta verso quanti l’hanno derisa.
L’epilogo di Maledictus è un finale aperto che prepara al sequel Exsulum, di cui è stato rilasciato il teaser.
GUARDALO QUI https://www.youtube.com/watch?v=io9UjqkbQh8&t=3178s&pp=ygUUbWFsZWRpY3R1cyAgZmFuIGZpbG0%3D
Cuccussette vi ringrazia della lettura.
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