THE GREATER GOOD

La trasposizione cinematografica della saga di Harry Potter si è rivelata nel suo insieme abbastanza rispettosa dei romanzi, per quanto un film possa adattare una serie di romanzi ricchi di dettagli e sotto trame. Per necessità alcuni episodi vengono comunque omessi, e tra questi alcuni relativi al passato di Albus Dumbledore (il Preside Silente per i non anglofoni). Nelle pagine di “Harry Potter e i Doni della Morte”  il fratello Aberforth racconta quanto avvenne nella sua famiglia, in un toccante resoconto. Erano in tre, i Dumbledore: Albus, Aberforth e la sorella Ariana, una ragazza rimasta traumatizzata dalle violenze e dai bullismi dei Babbani, le persone prive di poteri magici. Nel 1945, durante una lite con l’ambizioso Gallert Grindelwald la ragazza finì uccisa da una maledizione.
Il cortometraggio di Justin Zagri The Greater Good racconta una possibile versione degli eventi. Fa luce sulla tragedia e sull’inimicizia che divise Dumbledore da Grindelwald. Questi sognava di realizzare un mondo guidato dagli stregoni, dove nessun mago dovesse più nascondere la sua natura. Purtroppo il suo sogno oligarchico relegava i comuni mortali in ruoli subalterni, con mezzi non sempre pacifici. Lo stregone era convinto di agire per il bene supremo e arrivava a giustificare ogni mezzo pur di raggiungere il fine. Albus e il fratello erano stati ammaliati da Grindelwald e con lui stavano cercando i Doni della Morte, tuttavia erano meno spregiudicati. Durante un litigio scoppiato proprio su quella spiaggia dove i fratelli portavano la sorella per calmarla dopo le ripetute crisi, la ragazza interviene per respingere un incantesimo fatale. La magia le si riversa addosso, uccidendola, e non si sa da quale bacchetta sia partita la magia..
Per quanto ben realizzato dal punto di vista tecnico, ben recitato, e confezionato con abilità, The Greater Good presenta le stesse debolezze di Severus Snape and the Marauders. Entrambi sono stati diretti da Justin Zagri. Entrambi hanno una  trama semplicissima, e mentre per i problemi di cuore di Piton c’è un minimo sforzo per arrivare al duello magico, qui si va dritti al clou. In entrambi i corti, il combattimento occupa gran parte del minutaggio, con sequenze pesantemente alterate dalla grafica digitale e visivamente molto belle e ben ritmate. Gli incantesimi vengono declamati o gridati, e i fan meno esperti possono soltanto attendere di vedere gli effetti prodotti da tanto sventolare di bacchette. Gli appassionati di vecchia data certamente si trovano a loro agio, ritrovando sullo schermo quanto hanno letto, reso con abilità e passione. Quanti hanno visto i film pure riescono a capire gli eventi, mentre agli altri non resta che leggere e informarsi. Non c’è un minimo di introduzione che accompagni i neofiti, o una serie di battute introspettive che aiutino a capire il carattere di Silente, del fratello, di Grindelwald o di Ariana. Tutta la tensione emotiva resta nelle pagine e quanto si vede è un turbine di effetti speciali vistosi. Se è vero che i fan film si rivolgono in prevalenza a quanti già conoscono i personaggi e le situazioni, è pur vero che nuovi appassionati possono unirsi, se invogliati da un intreccio che solletichi la curiosità. Inoltre, la recitazione dei quattro protagonisti sarebbe stata valorizzata da qualche dialogo esplicativo in più, e avrebbe aggiunto drammaticità alla narrazione.. L’incipit, in entrambi i cortometraggi, promette bene, lascia sperare in una trama capace di coinvolgere spettatori di tutte le età, fan accaniti e curiosi.. Invece le parti iniziali e la conclusione sembrano soltanto un pretesto  per scatenare la rissa, e poc d’altro appare memorabile. Forse il cortometraggio può soddisfare gli adolescenti cresciuti con film traboccanti di effetti speciali, per gli altri, l’interesse resta vivo solo per i primi cinque minuti. Ed è un peccato, perché l’abilità tecnica del regista è indubbia.

GUARDALO QUI      https://www.youtube.com/watch?v=OGHBwk0quxs&pp=ygUaVEhFIEdSRUFURVIgR09PRCAgZmFuIGZpbG0%3D

Cuccussette vi ringrazia della lettura.

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