MUDBLOOD

La saga di Harry Potter è un fenomeno letterario e di costume che si è presto diffuso in tutto il mondo. E’ logico come i fan oggi siano in ogni Paese, e producano opere derivate ambientate in luoghi diversi dal Regno Unito. Mudblood è un fan film realizzato e ambientato in America. La storia narrata si colloca durante gli stessi anni in cui Harry Potter studia a Hogwarts. La protagonista è Muriel Warrington, una ragazza nata in una famiglia non dotata di poteri magici, e quindi bullizzata da quanti hanno almeno un genitore mago o strega. Per quanti sono in questa condizione, venir chiamati Mudblood ovvero Sanguemarcio è un triste ritornello. Muriel è però abilissima, come Hermione e forse ancora di più, riesce a a entrare in un gruppo di giovani streghe, le Sorelle, simpatizzanti per Voldemort e Mangiamorte convinte capitanate da Bellatrix Lestrange. Inconsapevoli della genealogia, addestrano duramente la ragazza, che è convinta a uccidere e a prendere il Marchio Oscuro. Muriel è disgustata ma soccombe, ma riesce a rubare a Voldemort la Coppa di Tassorosso e fugge in America con l’oggetto. Qui incontra Alvin, un giovane mago figlio di esploratori, ne conosce il padre, si innamora e vorrebbe rifarsi una vita. Le Sorelle vogliono recuperare l’oggetto a tutti i costi, e all’interno del MACUSA - Magical Congress of the United States of America c’è chi tradisce…
Il regista e sceneggiatore Conrad Faraj mette tanta carne al fuoco, e si destreggia con grande senso dello spettacolo costruendo una vicenda ricca di effetti speciali, ritmo e colpi di scena a tinte molto cupe. Visivamente la sua creazione rivaleggia tranquillamente con quanto si è visto sul grande schermo.
Gli effetti speciali appaiono in tutto il loro splendore, mantenendo la stessa estetica dei film; i costumi sono accurati, vagamente gotici, e trasmettono il senso di trovarsi in una società che assomiglia in parte alla nostra ma è parallela alla realtà. La produzione, evidentemente ricca di mezzi ha potuto usare quanto più possibile oggetti e abiti originali, riprodotti così come sono in vendita nei negozi autorizzati.
L’uso della macchina da presa è professionale, con rare scene che sembrano girate a mano libera, nella battaglia nel bosco.
Il cast è ben affiatato, Makenna Weyburne interpreta la protagonista, Angela Cole è Emmeline Purkiss, Jazz Securo è Merlin Evergreen, Sabré Randall è Fleur Jones, Evan Kilmartin è Alvin Finch; Maggie Callahan recita Kendra Boardman nei primi sue film, sostituita da Maggie Keating nel terzo. Sono attori con esperienza di cortometraggi e produzioni indipendenti, non fan inesperti che giocano a fare il film o si impegnano con buona volontà ma scarso rendimento.
In questo fan film la regola è che si deve mostrare più che dire. I personaggi, eccettuata la  protagonista, hanno copioni dal taglio cinematografico, con battute rapide che valorizzano l’intreccio e rendono l’azione molto fluida.
Muriel è un’eroina sul genere che si trova nelle fanfiction: graziosa, sensibile, bravissima, esperta in magie da battaglia, col passato travagliato… ma non interagisce con i personaggi famosi della saga nemmeno nei pochi momenti in cui è a Hogwarts. Alvin è un bel ragazzo da salvare, il padre un genio di Erbologia, le Sorelle sono pazze quanto Bellatrix stessa, l’Auror paterno…
Se la definizione del carattere dei personaggi secondari è quella di un tipico film fantasy  commerciale e non può attingere dagli scritti di J.K. Rowling in quanto è una storia originale, c’è da ricordare come il progetto si sia sviluppato in tre episodi. Oggi sono distribuiti in rete e vedibili di seguito, come se fosse un solo film di lunghezza regolare, tuttavia si tratta di tre distinti capitoli capitolo dura circa mezz’ora. Ogni puntata doveva concentrarsi sui numerosi eventi, inserendo i giusti flashback e qualche breve evento secondario.
A un fan di Harry Potter sorgono però interrogativi che restano privi di risposta.
E’ possibile per un Nato Babbano mascherare davvero la propria origine, soprattutto se l’altro è un Purosangue fiero della sua origine privilegiata e Mangiamorte? Probabilmente no, perché Harry Potter arriva a scuola ignorando tanti dettagli sulla nuova realtà che incontra, e perché ha un modo di agire pesantemente influenzato dalla tecnologia o dalla magia. Forse potrebbe farsi passare per un orfano  cresciuto dal genitore superstite o da un parentado privo di poteri, ma per un Purosangue proprio sarebbe difficile, bisognerebbe inventarsi un background eccezionalmente complesso che nel fan film manca. Così Muriel viene derisa sotto gli occhi di Hermione che tace invece si allearsi con la vittima, ma le Sorelle Purosangue ignorano chi sia tanto da accettarla e solo quando hanno capito come stanno le alleanze la rapiscono e si danno da fare per farla confessare col veritaserum.
Se Muriel frequenta Hogwarts negli stessi anni di Hermione, Ron e Harry, ed è una Tassorosso di una bravura strepitosa, come mai nei libri non viene nominata? Dopotutto è una Mudblood come Hermione e come lei eccelle: almeno il Preside dovrebbe sapere la sua storia, inoltre i Tassorosso appaiono spesso come persone dal grande cuore ma dalle abilità meno accentuate. Invece s
Con tutte le scusanti del caso, Muriel lancia il suo bell’Avada Kadavra, ma non in combattimento, quando avrebbe avuto tutte le più scusabili ragioni, se non altro per salvare la pelle dei suoi alleati.
L’epilogo poi suona troppo zuccheroso, con la Giratempo che risolve ogni problema, con l’Auror che ammicca al sé stesso sfasato nel tempo quando anche un bambino, se cresciuto a pane e fantascienza, dovrebbe sapere che in qualsiasi viaggio temporale non si dovrebbe mai incontrare la propria linea temporale. Invece è proprio l’Auror a suggerire la regola e a trasgredirla.
L’apparizione di Bellatrix con i suoi scagnozzi  e la reazione poi è tutta frutto della pazzia: ma Bellatrix è sadica con i Babbani, con chi li difende, è invasata di un amore impossibile con Voldemort, e non uccide a casaccio i suoi avversari, senza uno scopo per quanto possa essere crudele. L’interpretazione è pregevole ma è in contrasto col personaggio, quasi fosse un modo per concludere la vicenda col botto.
E che dire del Marchio Oscuro che si cancella con qualche erba e una magia?
Queste sono solo alcune delle sbavature che emergono a una prima visione. Sarebbe stato meglio allora ambientare la vicenda non nel periodo tra l’Ordine della Fenice e Il Principe Mezzosangue, ma durante la prima ascesa di Voldemort, o addirittura andare nel passato, senza nominare Mangiamorte, Marchio Oscuro, Coppa di Tassorosso e Tu-Sai-Chi.
La confezione incantevole accontenta anche lo spettatore più esigente e a una prima visione va bene così, poi si riflette e magari il fan film mostra i suoi limiti.

 

GUARDALO  QUI   https://youtu.be/9hGwd7d857E

e https://youtu.be/o7RDcRX0tV0

e   https://youtu.be/hC6N3_iCVZ4

Cuccussette vi ringrazia della lettura.

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