SON OF THE MOON - FIGLIO DELLA LUNA
Figlio della Luna – Son of the Moon è un fan movie ambientato nel mondo magico di Harry Potter e in particolare nel periodo della prima guerra magica. E’ un prequel e ne sono protagonisti i Malandrini, in particolare Remus Lupin detto ‘Moony’. Il ragazzo è stato trasformato in lupo mannaro da bambino ed è cresciuto tra discriminazioni e limitazioni dovute alla sua condizione. Sapendo che Dumbledore intende cercare di portare dalla sua parte i mannari e impedire che si schierino con Voldemort, i Malandrini propongono a Lupin stesso di andare a trattare con Fenrir Greyback, capo del branco accampato nelle vicinanze di Hogwarts. Purtroppo non tutto va per il previsto e le conseguenze sono gravi…
Il cortometraggio di Linn Iren Oland è in parte un ‘missing moment’ ovvero colma uno dei tanti momenti che J.K. Rowling ha appena accennato nelle pagine della saga del maghetto, e in parte è inventato. Nei libri si legge che Lupin è stato aggredito da bambino da un mannaro, poi identificato come Greyback, nei film vediamo un Lupin ormai adulto con cicatrici sul viso. Il soggetto di questo fan film è stato elaborato a partire da questi dati presenti nei testi o entrati nell’immaginario con le otto pellicole.
Il ritratto di James Potter e dei suoi compari può sorprendere. La rappresentazione non è delle più edificanti: è James a spingere l’amico nella foresta per fare da ambasciatore, col beneplacito dei compagni. Essi nemmeno pensano a seguire Lupin a distanza, pronti ad aiutarlo in caso di necessità. Addirittura si rendono conto che qualcosa non va solo quando, dopo un bel po’, arriva Lily e domanda dove sia l’amico. Inoltre scappa fuori una battuta poco felice, ‘I mannari sono bestie’, che testimonia come i pregiudizi siano comuni anche a quelli che dovrebbero essere amici idealizzati, eroi, almeno agli occhi di Harry Potter… Sono gli stessi ragazzi che mettevano Snape penzoloni e lo hanno spedito l’odiato ragazzo verso Lupin trasformato e pronto a ucciderlo senza nemmeno rendersene conto. Un’immagine così discutibile è un modo di ricordarci che i quattro amici mitizzati dal tempo, dalle sofferenze e dalla morte erano sconsiderati e immaturi, e che ogni Casa ha delle virtù che possono diventare difetti. Se l’ambizione dei Serpeverde li può portare a cercare di emergere a qualsiasi costo, il coraggio dei Grifondoro può diventare ottuso sprezzo del pericolo.
D’altra parte Lupin proprio un genio non sembra: invece di opporsi al pericoloso compito e proporre di compiere la missione in gruppo, dopo una minima riluttanza va da solo dritto nella Foresta proibita a parlare col licantropo.
Fenrir ha le sue ragioni per non volere accettare l’alleanza, in quanto la società dei maghi stessa ha scacciato e scaccia le creature come lui, e invece vorrebbe Lupin nel suo branco. La gaffe dei Malandrini è preludio dei dubbi che per un attimo vive Lupin. E’ giusto rischiare la pelle per chi ha quei pregiudizi e ma li cancellerà, o è preferibile abbracciare la propria natura, nella consapevolezza della diversità ? La licantropia darebbe a Lupin una famiglia, un branco, la dignità di lottare per essere sé stessi… ma il ragazzo non accetta, perché in fondo è anche lui schiavo del pregiudizio e rimpiange la ‘normalità’.
Le riflessioni che affiorano da questo cortometraggio sono tutt’altro che banali; emergono a una seconda visione, quando si apprezzano meglio le interpretazioni, poiché prevedibilmente l’aspetto action ha la prevalenza. E’ un fan film, è del 2018, è ambientato in un mondo ricco di prodigi e magie e ovviamente le scene della fuga di Lupin e del salvataggio sono il punto focale della storia, apparentemente. Gli effetti speciali sono dignitosi, e anche le prove attoriali sono più convincenti di quelle che si vedevano nei primi fan film. Dietro a Figlio della Luna ci sono giovani appassionati della saga, però esperti di cinema, capaci di recitare ma anche di scrivere una sceneggiatura o una colonna sonora apposita, di organizzare un bel montaggio e una post produzione adeguata. E’ cambiato il modo di fare fan film, non è più lo sfogo del narcisismo di un singolo, e i molti giovani coinvolti non giocano più a fare il cinema per stare assieme e divertirsi tra amici: i risultati contano e i piccoli fan film crescono.
GUARDALO QUI https://www.youtube.com/watch?v=zhkHbHSOzHs&pp=ygUYc29uIG9mIHRoZSBtb29uIGZhbiBmaWxt
Cuccussette vi ringrazia della lettura.
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