MYTHO LOGIQUE

La mitologia greca viene rivisitata con spirito goliardico nel cortometraggio di animazione francese Mytho Logique, realizzato da Jessica Ambron, Amandine Aramini, Alexandre Belbari, Guillaume Poitel e Yannick Vincent, studenti della prestigiosa École Supérieure des Métiers Artistiques di Montpellier.

Le vicende di un satiro e della driade Bibiche sono un susseguirsi di colpi di scena ed equivoci piccanti, che coinvolgono molte creature dell’Olimpo, dai centauri a Dioniso, fino allo stesso Zeus.

Non si tratta di un’innocua rappresentazione pastorale ispirata ai drammi seicenteschi, o di una farsa ricca di doppi sensi; potrebbe sembrare semmai una parodia dell’episodio de ‘La Pastorale di Beethoven’ in Fantasia, con tanto di ambientazione da postribolo termale liberty, Dioniso alticcio e Zeus con gli infradito. Una storia di corna, con tanto di ninfe procaci e centauri rissosi… di certo Mytho Logique è anche questo, e lo spettatore può divertirsi con gag degne di una slapstick comedy.

Il cortometraggio si presta a diversi livelli di lettura. La vicenda è uno spunto di riflessione sul modo di porsi davanti alla realtà. Guardando le nuvole, Bibiche crede di vedere volare Pegaso, mentre il satiro è certo che quella sia solo acqua sospesa nel cielo. Il litigio ripropone un dibattito filosofico che dura da millenni: realtà come rappresentazione mentale, suscettibile e soggetta alla percezione individuale, oppure inconfutabile insieme di dati sensibili? La risposta fornita dagli autori concilia la fantasia e la ragione. Pegaso forse non esiste neppure sull’Olimpo, ma tutti lo inseguono, vorrebbero credere… e la stessa volontà di credere concretizza il mito e lo imprime nell’immaginario collettivo. Lo stesso titolo gioca sulla conciliazione del dualismo tra immaginario e logica.

Ovviamente la disquisizione filosofica è un sottofondo, e lo spettatore può ridere delle disavventure del fauno, inseguito da avversari che si credono cornificati. Le animazioni, giustamente caricaturali, sono accattivanti. L’uso di programmi di animazione digitale nulla sottrae alla vivezza dei colori, all’espressività dei vari personaggi.

Tecnicamente apprezzabile, diffuso in streaming, con sottotitoli in lingua inglese, Mytho Logique fa una bella pubblicità all’E.S.M.A.: guardando questa e altre realizzazioni dall’Accademia, viene spontaneo fare confronti con il panorama dell’animazione italiana. C’è da restarci male… trascurati dalle sale, snobbati da molti adulti perché rivolti quasi sempre a un pubblico infantile, i cartoni nostrani raramente sfiorano argomenti di impegno. C’è stata qualche rara eccezione, ma non basta Lo strappo nel cielo, tratto da una novella di Pirandello e ben musicato dal gruppo folk rock sardo NUR, per restituire un genere a visioni più mature. Sarà colpa delle differenze culturali, forse, sta di fatto che Francesi e Belgi sembrano anni luce avanti agli Italiani, e certo non si accontentano di riesumare classici della letteratura e di servirli tiepidini, odorosi di naftalina.

 

Cuccussette vi ringrazia della lettura.

Questa recensione è stata edita da TERRE DI CONFINE  https://www.terrediconfine.eu/mytho-logique/

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