IL SILENTE

Il Silente è un film diffuso in rete come opera indipendente, un thriller horror della TheNePEntertainment diretto da Nicholas Brenci.
Il titolo si riferisce a Alfio ( lo stesso Nicholas Brenci), un ragazzo con un lieve ritardo intellettivo che dopo un evento terribile si è chiuso nel suo mutismo. Lo psichiatra dott. Leone Ravelli ( Francesco Massini ) viene contattato da Daphne (Arianna Fracassini). E’ la sorella che vive insieme al disabile e ad un altro fratello, Demetrio (Giacomo Ciarapica), in una villa rurale nei pressi di Todi. Appena una settimana prima i genitori dei tre fratelli sono stati uccisi da un maniaco, un serial killer che da qualche tempo terrorizza la zona. Per Alfio la situazione sembra essere peggiorata, si è chiuso in camera e ascolta musica classica ad alto volume, tiene con sé un orologio donatogli dai genitori fermo a una data e un’ora precisa, si porta l’indice alla bocca intimando di fare silenzio. Se stimolato a esprimersi, passa dall’ignorare il suo interlocutore all’aggredirlo. La sorella teme che Alfio possa fare del male a chi gli sta vicino e così il dott. Ravelli va a Todi per capire cosa accada e se sia necessario internare il disabile...ma la verità è molto più crudele.
Creare un film è sempre un bel modo di passare il tempo in compagnia, anche quando i risultati dovessero essere proprio molto ingenui. L’importante sarebbe avere abbastanza senso critico da capire che è un’arte corale che richiede tanto impegno da parte di tutti quanti vi collaborano. Servono competenze specifiche e non ci si improvvisa attori e registi, ma si può migliorare davvero tanto. Esporre il film, spesso un cortometraggio, sui social presuppone ( o dovrebbe presupporre ) il coraggio di richiedere e accettare i giudizi. A volte ci sono apprezzamenti, consigli costruttivi,  ma ci sono anche critiche meno gentili, perché così è poi la platea: non a tutti piacciono le stesse cose, e non tutti sanno stare zitti davanti a un prodotto troppo ingenuo, ammesso di preferire un ipocrita silenzio ai commenti sboccati e crudeli. Tutti i film creati con pochi mezzi sono indipendenti, qualcuno serve per gratificare l’ego di un ‘protagonista’ e rimorchiare la ragazza con la scusa di un bel ruolo. Altri sono prove, saggi che servono per testimoniare il percorso fatto per diventare sempre più professionistici. E’ questo il caso di Il Silente, film fatto da tre amici o poco più, per passione e con il desiderio di crescere.
La sceneggiatura ha qualche sbavatura, in particolare il fatto del recente doppio delitto. In una zona abbastanza tranquilla come è la provincia umbra, la presenza di un serial killer dovrebbe riempire pagine e pagine di giornali, e a distanza di una settimana, la splendida casa rurale dovrebbe essere ancora invasa da poliziotti, curiosi ed avvoltoi. Nell’insieme però la storia può essere interessante, magari se rivisitata esasperando le atmosfere claustrofobiche e spaghetti horror.
Le battute sono molto articolate, lunghe da recitare. Da un lato caratterizzano meglio la famiglia e lo psichiatra, dall’altra rendono più evidenti le imperizie recitative dei tre giovani che pure hanno potenzialità, sarebbero volti espressivi e potrebbero figurare molto di più se si doppiassero. Purtroppo il sonoro è in presa diretta e c’è la musica classica ascoltata a tutto volume da Alfio che sommerge i dialoghi. 
La macchina da presa a volte pare fuori di controllo; l’effetto probabilmente è dovuto alla mancanza di attrezzature specifiche che permettano di scegliere i movimenti più adatti. E’ un problema risolvibile con una buona spesa… come gran parte delle pecche di questo film, tutte correggibili o largamente migliorabili.
C’è da augurarsi che le opinioni poco lusinghiere siano state accolte come una sfida e dal 2017 ad oggi la passione non si sia spenta. Nel caso di Francesco Massini, la sua presenza con opere indipendenti, i suoi video sui social farebbero ben sperare, e Nicholas Brenci è in uscita con il suo film Life.

GUARDALO  QUI   https://www.youtube.com/watch?v=k8TR0qVk8oY

 

 

Cuccussette vi ringrazia della lettura

La recensione è stata edita da FNDENTI & POPCORN