IL RITORNO DEL BUIO - RETURN OF THE DARK

Viene dalla Turchia il fan film Il ritorno del buio, ambientato nel mondo di Harry Potter. E’ un tentativo ambizioso di sequel; la vicenda si svolge una trentina d’anni dopo l’epilogo dei libri.
Una nuova minaccia è emersa per il mondo dei maghi: Tenebris, un mago che vive in diverse dimensioni e può viaggiare attraverso di esse, sta avanzando per conquistare il mondo. Alcuni ragazzi sono scomparsi e tra essi il figlio di James Potter. La Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts è stata chiusa dal Ministero. Il professor Thomson parte all'avventura con il suo studente Simon alla ricerca della magia di cui hanno bisogno: ha capito che gli incantesimi noti, anche la Maledizione Avada Kedavra, non hanno effetti contro entità provenienti da altri Piani di Esistenza. Mentre Harry Potter è chiuso nel suo dolore, James è stato scelto da Merlino come ultima difesa. Addestrato dal nuovo mentore, farà ritorno al mondo dei maghi per l’ultima battaglia…
E’ bello pensare che i fan desiderino proseguire la saga con soggetti originali, indipendenti dalle solite incursioni nel passato. E’ anche rischioso, perché mentre i vari prequel e spin off si basano su soggetti prevedibili ma anche canonici e inseribili nella linea temporale della saga, in questo caso si scommette su idee che possono divergere molto da quanto è considerato canonico. E’ il caso de il ritorno del buio.
l registi e sceneggiatori Denizhan Akbaba e Denizhan Akbaba mescolano i mondi del Signore degli anelli, le leggende di Merlino e il mondo magico. Immaginano che ci sia uno stregone, Tenebris, che ha ricevuto i poteri oscuri da un’entità fiammeggiante chiamata Aouron e che ha per seguace una sorta di Padre Pio ingrassato ma sempre con le stimmate. D’altra parte Merlino gira con il cappello da cowboy e vive su una nave in mezzo a un infinito oceano, rapisce i ragazzi per addestrarli. La battaglia finale vede la lotta tra James e Tenebris condotta con uno stile da super eroi che passa con disinvoltura al kung fu e al duello all’arma bianca, con i poteri delle due spade magiche. Intanto  si scontrano anche i pochi maghi accorsi al richiamo di Harry Potter e i seguaci di Tenebris, sorta di ninja. E se qualcuno cade, il mondo pare fermarsi.
 Il minestrone è davvero ricco di ingredienti e purtroppo questi si amalgamano a fatica.
L’inizio è promettente, nonostante l’aspetto troppo giovane di Harry Potter. Se James Potter diciannove anni dopo la Battaglia di Hogwarts ha dieci anni, Harry va per i quaranta. Quello che si vede nel fan film è un adolescente dell’età apparente di diciassette o diciotto anni, il padre quindi ha suonato i quaranta ma sembra un bel trentenne. Egualmente il professore sembra quasi coetaneo dello studente, e niente spiega come mai ci sia un rapporto tanto paterno, come mai sia il cocco di cattedra.
Al di là di questa scelta di casting poco felice, la prima parte del fan film funziona bene. La disperazione di Harry Potter è resa con una scelta di inquadrature particolarmente felice e gli attori funzionano nonostante l’aspetto poco British. Anche le ricostruzioni di ambiente catturano dettagli tipici del mondo magico.
I problemi iniziano quando entrano in scena i personaggi dell’altra dimensione, e i flashback raccontano la storia di Tenebris e di Merlino, di Excalibur e della lama venuta dalla Terra di Mezzo. Fino a una buona metà della vicenda, nonostante queste incursioni e qualche sbavatura dovuta all’aver compresso in un’ora piena materiale che ne abbisognava almeno due per svilupparsi a dovere, il fan film regge.
Il tracollo è a due terzi, dopo l’assassinio di Merlino. La lunga battaglia è un’orgia di effetti speciali molto trash, con i personaggi che fanno tutto quanto di più sbagliato c’è da fare durante uno scontro. Si fermano a controllare i compagni caduti mentre sono sotto attacco, smettono di lanciare magie per parlare, e il culmine si ha con lo scontro tra James e Tenebris. Si dematerializzano e lottano volando come super eroi nei cieli sopra alla metropoli, fanno a cazzotti quando hanno delle belle spade, e nell’istante decisivo non sono nemmeno più sopra alla città, ma sono su un’alta rupe a imitare Highlander malamente visto quanto sono incerti nel tirare i colpi. L’unico momento comico della pellicola risulta stonato nel mare di fiamme postprodotte, e così l’arrivo di Hagrid sul drago: tutti si fermano a chiamare l’eroe sul drago, ovviamente Hagrid c’è solo di nome e il personaggio non ricompare più.
Era meglio che avessero speso meno tempo in quel dispendio di effetti speciali e avessero dedicato più attenzioni a spiegare la coesistenza di più dimensioni, l’uso delle magie, cosa mai sacrifica il Professore pur di ottenere da Merlino l’incantesimo efficace. I buchi nella sceneggiatura sono troppi, così le illogicità, e non basta la cura formale di alcune parti a far perdonare le mancanze. Sembra il sequel del leggendario Turkish Star Wars, pietra miliare del trash, SE .. non ci fosse autentica passione.

GUARDALO  QUI 
https://www.youtube.com/watch?v=sKm8bY7nM4k&pp=ygUbUkVUVVJOIE9GIFRIRSBEQVJLIGZhbiBmaWxt

 

Cuccussette vi ringrazia della lettura.

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